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Anno XXXI - n. 3 - settembre 2006

 

 

Franco Giulio Brambilla

 

Cinque dialoghi su Matrimonio e famiglia

 

Edizioni Glossa – Milano 2005, pp. 170

 

 

La parola cristiana sul matrimonio e la famiglia è spesso carica di impegni, ma povera di significati.

Essa appare molto idealizzante all’inizio della vita a due, quando l’esperienza dell’innamoramento è già piena di parole entusiaste, ma risuona scarsamente capace di dare significati per vivere nella vita quotidiana e nel momento della prova.

Anche gli imperativi morali delineano per lo più lo spazio del lecito e dell’illecito, invece di fornire prospettive per la “vita buona”.

Oggi la vita a due è “sentita” come buona quando la relazione affettiva riaccende continuamente un sentimento di ben-essere nella coppia, essa fatica invece a ritrovare la dimensione progettuale della vita comune.

Tuttavia il sogno della vita di coppia e, più ancora, l’avventura della comunità familiare ha bisogno di significati per vivere.

Per questo c’è bisogno di “dialogo”, cioè di un senso (lògos) che passi attraverso (dià), una parola che sia capace di alimentare il sogno di una vita a due come un “dono promettente” e la scelta della generazione come una sfida al futuro. Anzi per il proprio futuro.

I cinque dialoghi, su cui l’Autore - Docente di Cristologia e di antropologia teologica alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale - ha costruito il testo, seguono e fanno da contrappunto ad alcune stagioni della vita della coppia e della famiglia, dal fidanzamento al tempo della prova. 

F.B.

   
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