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Anno XXIII - n. 2 - giugno 1998

 

 

Ulrich Beck - Elisabeth Beck-Gernsheim

 

Il normale caos dell'amore

 

Bollati-Boringhieri, Torino 1996, pp. 294

 

 

Oggi, tra i sociologi, si parla spesso della necessità e dell'urgenza da parte dei mass media di diffondere una buona "cultura della contemporaneità", un sapere cioè che sia centrato soprattutto su temi attuali e che sappia poi analizzarli, secondo prospettive diverse affinchè la gente si senta stimolata a cogliere e a comprendere meglio l'alto grado di complessità insito in ogni fenomeno sociale.

Il normale caos dell'amore di Ulrich Beck e Elisabeth Beck-Gernsheim potrebbe, a mio avviso, essere un buon esempio di questo nuovo tipo di cultura. I due sociologi americani, infatti, ci invitano ad osservare insieme a loro la frastagliata mappa dell'amore contemporaneo, con tutti i suoi paradossi e le sue "normalissime" contraddizioni.

La chiave di lettura usata è perlopiù sociologica. Nel corso del viaggio, infatti, riusciremo a cogliere il legame fortissimo che intercorre tra il nuovo modo di "sentire" l'amore, l'alto numero di divorzi e l'illusione di un amore davvero autentico con la complessa realtà del mercato del lavoro, la rivoluzionaria equiparazione delle possibilità di istruzione tra uomo e donna, le lotte furibonde per la suddivisione del lavoro domestico.

Se all'esterno i rapporti sociali sono basati sulla competizione e spesso risultano stereotipati e fugaci, l'amore diventerebbe invece l'isola beata e protetta dove poter prima di tutto riscoprire se stessi, le proprie emozioni, i propri desideri e bisogni attraverso l'altro e poi riuscire ad instaurare una "piccola società a due" che scoppierà però non appena queste forti aspettative verranno deluse.

Viene così spiegata dai due autori la stretta connessione tra le grandi illusioni circa l'amore a due e il matrimonio con il disastroso aumento del numero di divorzi, fenomeno allarmante e attualissimo.

I due autori auspicano invece che attraverso questo libro la gente diventi più consapevole circa la vera "natura" dell'amore, fenomeno complesso e carico di indissolubili paradossi e che comprenda poi, che una vera "relazione a due" passa soprattutto attraverso una sana mediazione dei conflitti.

Solo così sarà possibile gestire non solo i rapporti di coppia ma anche quelli sociali che, per i nostri autori, sono altrettanto importanti e necessari.

Ramona Parenzan

   
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