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Anno XXXIX - n. 2 - giugno 2014

 

 

 

 

Massimo Recalcati

 

Non è più come prima

Elogio del perdono nella vita amorosa

 

Raffaello Cortina Editore – pp. 159

 

 

L’irresistibile sottotitolo dell’ultimo libro di Recalcati, ha per oggetto il perdono. Si tratta di un tema affascinante e ardito perché il contesto in cui si cimenta ha a che fare con “ l’amore che resiste e che insiste nella rivendicazione del suo legame con ciò che non passa, con ciò che sa durare nel tempo, con ciò che non si può consumare (….).

La sfida appassionata e appassionante di Recalcati è a favore dell’amore “che lascia il segno”, dell’amore “che non vuol morire” di cui assume esplicitamente la difesa. Contro la triste e trita coazione a ripetere del “nuovo” ossessivamente ricercato, nell’illusoria convinzione che questa possa condire una vita senza desideri e insapore e alla regola consumistica a cui soggiace, un mondo ove la parola “ fedeltà” evoca odore di stantio, Massimo Recalcati contrappone arditamente e controcorrente, la possibilità di un amore che, attingendo alle sorgenti e alla vena acquifera che l’ha posto in essere, tragga alimento e rigenerazione da questa intuizione originaria che è vitale. E poiché nessuno è al riparo dal tradimento di se stesso, di se stesso nei confronti dell’altro, dell’altro verso se stesso (l’amore comporta l’esposi-zione all’altro, l’abbattere le difese, la “nudità”), la ricomposizione del trauma - necessario per il “per-dono”- è il filo d’oro che occorre seguire per rimettersi al mondo, per rilanciare il rapporto. Perdonare è un processo molto complesso e doloroso che, per essere autentico, costringe a toccare livelli psichici profondi. Processo difficile perché il rischio in cui si inciampa è quello di farlo per un’istanza superegoica piuttosto che come frutto di un’ introspezione seria.

Le ultime 25 pagine del libro, scritte in corsivo, sono intitolate “Diario di un dolore”: sono la prima prova “narrativa” dell’Autore che attinge alla sua vasta esperienza di analista , impastata di elementi autobiografici. In tal modo Recalcati offre al lettore, secondo il più classico insegnamento della psicoanalisi, “il luogo” da cui sorge il vissuto, l’elaborazione, la fiducia, la vita.

M. Rosaria Gavina Grossi


 

   
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