Anno XXXVIII - n. 3 - settembre 2013
Battista Borsato
L’etica della imperfezioneL’uomo e il suo limiteEditrice Monti, 2013
L’autore di questo interessante volume è conosciuto per le sue numerose pubblicazioni nell’ambito del matrimonio e di un modo “altro” di pensare la fede e Dio, che hanno avuto una notevole diffusione in campo nazionale e oltre. Il tema di questa pubblicazione si discosta dai precedenti argomenti affrontati dall’autore. Egli intende riscoprire il valore del vivere e amarsi nell’imperfezione. Vivere il senso del limite, accettare di sbagliare, saper convivere con le proprie imperfezioni ci rende meno assoluti, più umani e anche più capaci di relazionarci con gli altri perché animati dal sentimento liberante della misericordia e della “com-passione”. Gesù non è venuto per i giusti (i perfetti), ma per i peccatori (gli imperfetti). Molte parabole ed episodi del Vangelo ci aiutano a entrare in questa nuova logica. L’uomo sviluppa le sue potenzialità vivendo più il senso del limite e dell’imperfezione che tendendo ansiosamente alla perfezione. Il “liberarsi dalla perfezione” sembra indulgere alla propria indolenza e al disimpegno. Invece l’impulso allo sviluppo del proprio potenziale umano è una realtà da valorizzare. La crescita umana, però, non avviene inseguendo un’immagine ideale di sé, coltivando un ideale sproporzionato, ma vivendo quello che ciascuno è, senza competizioni esasperanti e senza dover rincorrere traguardi o mete al di fuori o al di sopra delle proprie originali possibilità. Il diventare se stessi, senza sottostare a schemi, accettando i propri limiti e anche gli errori e le sconfitte è il contenuto dell’etica dell’imperfezione. È un tema di ricerca che avrà bisogno anche della riflessione di ogni lettore di queste pagine. Rosanna Anzolin |