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Anno XXXII - n. 4 - dicembre 2007

 

 

Marinella Perroni (a cura di)

 

 

Non contristate lo Spirito

 

Prospettive di genere e teologia: qualcosa è cambiato?

 

 

Il Segno dei Gabrielli editori, Verona – 2007, pp.234

 

 

All'origine di questo volume a più mani (1) in cui si collega la riflessione teologica alla categoria di genere, c'è stato nel 2004 un convegno promosso dal Coordinamento Teologhe Italiane.  È incoraggiante vedere questo intreccio tra teologia e prospettiva di genere anche perché l'una e l'altra restano spesso ai margini della ricerca accademica e difficilmente trovano sbocchi divulgativi.

Nella prefazione, Maria Cristina Bartolomei, sottolinea che:”la teologia femminista non è soltanto uno degli ambiti di applicazione del pensiero della differenza sessuale. Essa sta in duplice rapporto con la riflessione filosofica delle donne e col pensiero della differenza sessuale.Da questi ultimi essa ha tratto molti impulsi, pur avendo un autonomo e storicamente antecedente statuto di origine, radicato nella lettura credente della Scrittura e nella fede.

Ma da essa proviene a tale orientamento del pensiero filosofico anche un insostituibile contributo. “Dio è lo specchio dell'uomo. Manca alla donna uno specchio per divenire donna. Avere un Dio e divenire il proprio genere vanno insieme. Dio è l'altro di cui abbiamo assolutamente bisogno” (Luce Irigaray). Al di là della fede nella reale sussistenza di Dio al di fuori del suo essere pensato, Dio rimane un simbolo significativo ed operante nell'immaginario collettivo.

I simboli esprimono un mondo e lo offrono al pensiero. Frutto di esperienza, essi anche lo provocano. Sono attivi. Per questo, simboli maschili e patriarcali di Dio spingono verso il mantenimento di una cultura patriarcale, androcentrica, misogina, anche al di fuori delle chiese”.

  E anche che: “la categoria di 'genere' è stata concepita come evoluzione di quella differenza sessuale, a seconda dei casi, come ampliamento, approfondimento o superamento di quest’ultima. La riflessione investe in modo radicale questioni di fondo, quali il concetto stesso di soggetto, soprattutto di un modo essenzialistico di intenderlo”.

La lettura del volume riserva un'ulteriore positiva sorpresa: si tratta di una raccolta di saggi diversi per taglio disciplinare e per orientamento autorale, tra i quali però vi è una circolarità. Vi sono rispondenze e ricorrenze, un rimbalzare di questioni e di piste di risposte, che conferiscono all'insieme una profonda coerenza e unitarietà, attraverso le differenze.

Vale la pena di rilevare alcuni dei nuclei che innervano il libro.

 In primo luogo due consapevolezze: il fatto che la questione del femminile riguardi non le donne, bensì l'intera umanità, essendo la soglia per accedere alla possibilità del cogliere anche il maschile come differenza e offrendo un approccio metodologico necessario a integrare e garantire la scientificità, ovvero il pieno rigore critico, nei diversi ambiti del sapere; accanto ad essa, la coscienza della centralità e decisività della dimensione del simbolico, vero raccordo sotterraneo tra molti saggi. Tali attenzioni si connettono, da un lato, al tema dell'orizzonte del religioso e del teo-logico, dall'altro al tema del corpo. Su questo asse verticale, si innesta l'altra coordinata, definita dalle dimensioni della storia e della memoria. In tale campo acquistano senso e rilevanza le riflessioni sulla identità-relazione, sul linguaggio e sulle implicazioni etiche e sociopolitiche delle tematiche affrontate.

Su tutti questi nuclei problematici, il volume offre un apporto di grande qualità ed è con gratitudine che va salutata questa pubblicazione.

Ci si augura che tali contenuti e i numerosi stimoli che da essi provengono non solo promuovano altri approfondimenti, ma possano trovare vie e modalità di mediazione, sì da permeare più vastamente la coscienza culturale ed ecclesiale, in particolare nel nostro Paese.

M.Z.

(1) Contributi di: Maria Cristina Bartolomei, Maria Praturfon, Francesca Brezzi,  Marcello Neri, Gianni Colzani, Adriana Valerio, Sandro Mazzolini, Letizia Tomassone, Marinella Perroni, Cristina Simonelli, Stella Morra, Serena Noceti, Nadia Toschi, Morena Baldacci.


   
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