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Anno XXXIV - n. 1 - marzo 2009

 

Alda Merini

 

Poema della croce

 

Edizioni Frassinelli

 

 

Terribile e pietosa, crudele e dolcissima, la croce è il simbolo più drammatico del cristianesimo, e più provocatorio della storia: l’immagine dolorosa di Dio che si fa uomo e muore per la sua salvezza, consumando sul teatro malato del mondo la propria crocifissione, ha suscitato e continua a suscitare – tra atei e credenti - infinito sgomento e pietà, sollevando spesso polemiche e discussioni.

Per chi semplicemente, nel suo intimo, s’interroga sul senso della fede e cerca nella sua esistenza il volto enigmatico di Cristo, essa rappresenta la sfida più nobile della coscienza.

In questo libro straordinario, il quinto dedicato a figure sacre, la poesia di Alda Merini evoca, con una forza visionaria di rara suggestione e intensità, il momento più tragico ed emblematico della vita di Gesù, per la prima volta rappresentato dalla poetessa milanese accanto alla Vergine, in un dittico di sublime potenza espressiva e di altissima tensione emotiva.

Madre e figlio appaiono infatti in tutta la loro fragilità umana, fatta di smarrimento e paura, addirittura di muta ribellione, e nello stesso tempo si stagliano sulla scena come figure luminosissime, immense, capaci di dialogare tra loro con silenzi, gesti quasi impercettibili a occhio umano: come l’abbraccio impossibile tra Maria e il figlio inchiodato.

Arricchito da un bellissimo scritto di Gianfranco Ravasi e dalle opere di Sandro Chia, è un dono prezioso per tutti coloro che amano la poesia e non smettono mai di interrogarsi sul significato della vita e della fede.

   
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