Anno XXXIX - n. 4 - dicembre 2014

Editoriale

                                 Crediamo e perciò parliamo.
                               
Camminiamo
nella fede e non ancora in visione.

                                                                         Paolo Col 2 4,13 e 5,7

La citazione di S. Paolo vuole esprimere la nostra consapevolezza che, col Sinodo “Sulle sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evan-gelizzazione”, la Chiesa si è inoltrata in territori in cui non esistono risposte facili, ma le domande sono ormai ineludibili.

L’aver deciso di firmare “la redazione” l’articolo che propone una lettura delle conclusioni della prima fase straordinaria del Sinodo, in vista dell’Assemblea Ordinaria, prevista per l’ottobre 2015, testimonia del fatto che esso è il frutto di un serrato confronto redazionale.

E’ un primo passo verso quell’assunzione di responsabilità che papa Francesco e i padri sinodali hanno chiesto a tutto il popolo di Dio e in qualche modo realizza quello “stile sinodale” con cui papa Francesco ha deciso di interrogare il sensum fidei del popolo di Dio prima dell’inizio dei lavori sinodali.

Egli lo ha rievocato dicendo: “Quando la Chiesa, nella varietà dei suoi carismi, si esprime in comunione non può sbagliare: è la forza di quel sensum fidei che ci viene donato dallo Spirito Santo affinché, insieme, possiamo tutti entrare nel cuore del Vangelo… Questo non deve essere visto come motivo di confusione e di disagio”. [1]

Anche il fatto che abbiamo deciso di ospitare interventi di commento ai temi e ai lavori sinodali, che sono stati svolti in contesti diversi, ha lo stesso significato e insieme ha il fine di mettere a disposizione dei lettori riflessioni di cui altrimenti, forse, non verrebbero a conoscenza.

Così in questo numero abbiamo inserito il 27° quaderno “In principio non era così” del teologo Giannino Piana, su uno dei temi che ci siamo proposti di approfondire e che potremmo riassumere nella domanda: indissolubilità del vincolo o fedeltà al patto d’amore?

Basta scorrere il titolo di alcuni paragrafi dell’impegnativo testo per intuirne la ricchezza: il significato teologico-morale dell’indis-solubilità; una norma escatologico-profetica; la fedeltà come fattore costitutivo dell’amore coniugale; la fedeltà per la vita; il limite delle scelte irrevocabili; il senso autentico della fedeltà…

Abbiamo ritenuto utile far conoscere ai nostri lettori anche la traduzione in italiano dell’intervento svolto in inglese, il 7 ottobre, dai coniugi australiani Ron e Mavis Pirola che sono stati invitati a partecipare ai lavori del Sinodo: ci sembra di poter dire che si tratta di un bell’esempio di “teologia narrativa” del matrimonio, in uno stile che potremmo chiamare biblico, perché non privilegia enunciati o dottrine generali (spesso astratti), in cui nessuno si riconosce veramente, ma testimonia di un’esperienza vissuta, tra momenti esaltanti e momenti critici, e della bellezza della dimensione corporea della sessualità, su cui gli interventi sinodali hanno sorvolato: “Come in tutti i matrimoni abbiamo vissuto momenti meravigliosi insieme, ma anche momenti di rabbia, di frustrazione e lacrime e anche la paura assillante di un matrimonio fallito. Eppure eccoci qui, sposati da 55 anni e ancora innamorati”.

Si tratta certamente di un mistero. Quell'attrazione che abbiamo provato la prima volta e la forza che ha continuato a tenerci abbracciati era essenzialmente di natura sessuale”.

Franco Valenti coglie la difficoltà di “decifrare il desiderio di unione, di compimento, che attraversa due corpi”, ma conclude: “resta il fatto che sono i corpi , nella loro fisicità, a dare parole a questa tensione. I loro custodi, donne e uomini che siano, intendono mettere insieme, mettere in comune i tesori che ospitano per farli fruttare e farne dono a chi ne condivide sia il tempo che lo spazio. “Il dono di sé passa attraverso il dono del corpo”.

Alla logica narrativa su ricordata appartiene quanto scrive, con la consueta “leggerezza”, Luisa Solero.

Affidiamo alla citazione di Paolo e alle parole di d. Tonino Bello il nostro augurio ai lettori di buon Natale e felice Anno nuovo.

Furio Bouquet

 


[1] Discorso per la conclusione dell’Assemblea generale straordinaria del Sinodo. Roma 18 ottobre 2014.

   
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