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Anno XXX - n. 4 - dicembre 2005

 

 

 

Enrico Chiavacci

 

 

Il cammino della morale

 

A colloquio con Valentino Maraldi

 

 

Ancora Editrice

 

 

... Oggigiorno accade non di rado che la fatica della fede si spacci per semplice sottomissione a una verità che si deve credere, a un'autorità superiore a cui si deve obbedire, a un precetto che si deve osservare.

Senza però scomodare le riflessioni di un Heidegger sul carattere in autentico di una esistenza umana costruita sulla base del "si" (man), è sotto gli occhi di tutti come spesso, dietro l'esaltazione della sottomissione quale criterio di vera fede, ci sia piuttosto la rinuncia alla fatica, a favore di una fede facile e pigra, nonché socialmente gra­tificante, omologazione. La fede invece, se è calata dentro la storia ci costa fatica. Non una fatica qualsiasi. Non la fatica, come direbbe qualcuno, di staccarsi da questa terra per pensare al cielo, ma la fatica di credere in Dio stando sulla terra, dentro le situazioni in cui ci si trova gettati. È la fatica di meditare la parola di Dio per cercare di capire cosa voglia il Signore nella concretezza dell'oggi. È la fatica di ascoltare "le tante voci del nostro tempo"(cfr. GS 44), quelle della cul­tura, dei filosofi, dell'arte, di coloro che sono messi a tacere dai prepo­tenti di turno, per discernere i segni dei tempi e capire quale strada Dio si voglia aprire dentro il nostro tempo. È la fatica di pensare e di argomentare, di far comprendere le motivazioni di fondo dell'agire, di dare ragione della speranza che è in noi. Non sarà difficile per il lettore cogliere l'importanza che in questa prospettiva, ha avuto il Con­cilio Vaticano II e, in particolare, la Gaudium et spes. Lì si trova quella frase, molto cara a Chiavacci, che più di ogni altra ha un valore programmatico per capire come la fede sia inscindibilmente unita alla fa­tica, tutta umana, della ragione, e alla fatica, tutta terrena per trasfor­mare la storia del mondo: "Dominus finis est humanae historiae - Il Signore è il fine della storia umana" (GS 45 - dalla presentazione di Valentino Maraldi).

Per i temi che la rivista va continuamente riscoprendo sulla sessua­lità, il matrimonio e la famiglia particolarmente interessante è il capitoletto ad essi dedicato (pp. 84-90).

B. C. M.